Nella riunione dei centri utilizzatori dei sistemi Jarvik 2000, in corso in queste ore a Firenze, saranno molte le novità che Jarvik Heart presenterà ai cardiochirurghi, cardiologi e riabilitatori presenti, per delineare loro l’evoluzione che interesserà il device nell’arco dei prossimi 12-18 mesi.
Ci sono innanzi tutto novità in vista sul fronte delle batterie, che diventeranno più leggere e con prestazioni migliori in termini di tenuta di carica e di durata, aspetti fondamentali per i pazienti con Jarvik 2000.
Si sta inoltre lavorando a nuovo sistema di controllo con un’interfaccia ancora più chiara e semplice da utilizzare per il paziente o il caregiver. Il nuovo controller avrà anche una memoria per immagazzinare in tempo reale tutti i dati sui settaggi e sarà dotato di connettività ipersicura per i medici che potranno così intervenire da remoto, leggere i parametri e perfezionare le regolazioni. Il sistema sarà in grado anche di inviare alert automatici per attivare direttamente l’ospedale in caso di anomalie.
In un futuro appena più distante, ma molto più vicino di quel che si possa immaginare, ci sono Jarvik 2000 senza fili, con batterie ricaricabili per via transcutanea.
Il presente è la miniaturizzazione del dispositivo e il proseguimento del progetto PumpKIN per garantire un’opzione ponte a trapianto anche ai più piccoli cardiopatici in attesa di un cuore. Ne abbiamo parlato all’inizio dell’anno con Robert Jarvik in persona.