Il piano di azione per l’Ictus in Europa 2018-2030, stilato dalla European Stroke Organization in occasione della conferenza ESOC 2018, prevede 7 aree di intervento:
1. Prevenzione primaria;
2. Organizzazione dei servizi dell’ictus;
3. Gestione dell’ictus acuto;
4. Prevenzione secondaria e follow-up organizzato;
5. Riabilitazione;
6. Valutazione degli esiti e della qualità dei servizi;
7. La vita dopo l’ictus.
Obiettivo finale è ridurre il numero degli Ictus del 10% e trattare oltre il 90% dei pazienti in unità neurovascolari come primo livello di cura. Un approfondimento sul piano di azione è descritto in questo articolo di Panoramasanita.it.
Un ruolo importantissimo per il miglioramento del terzo ambito, quindi nella gestione della fase acuta dello stroke, può essere svolto dal pupillometro Neuroptics NPi-200: con il suo indice di reattività pupillare, è uno strumento di diagnosi preciso, veloce e affidabile che non dovrebbe mancare nelle stroke unit.
La validità dell’indice di reattività pupillare è stata recentemente confermata da uno studio pubblicato da Nature Scientific Reports.