Il Dott. Amodeo mostra l'Infant Jarvik 2015

Salvata all’Ospedale Bambino Gesù con il nuovo Infant Jarvik 2015

E’ stato diffuso stamattina il comunicato stampa relativo al primo impianto al mondo di un Infant Jarvik 2015, il dispositivo di assistenza ventricolare che Jarvik Heart ha sviluppato per i bambini tra gli 8 e i 25 kg in attesa di trapianto.

L’intervento si è svolto il 2 febbraio a Roma all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù su di una bambina di 3 anni che, a causa di complicazioni ed infezioni ai sistemi precedenti, aveva necessità di un supporto circolatorio interamente inserito in sede toracica. A operarla è stato il Dott. Amodeo, responsabile Ecmo e assistenza meccanica cardiorespiratoria e trapianto di cuore artificiale presso l’OPBG.

Nel comunicato dell’ospedale della Santa Sede si legge:

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La sola opzione terapeutica salvavita era rappresentata dall’Infant Jarvik 2015, unica pompa intratoracica con alimentazione tramite un cavo addominale. Previo consenso della FDA, del Ministero della Salute e del Comitato Etico dell’Ospedale, l’intervento è stato eseguito dal Dr. Antonio Amodeo e la sua équipe il 2 febbraio e la piccola è stata estubata dopo 10 giorni. Attualmente le condizioni sono buone, in attesa del trapianto cardiaco.

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A differenza dei modelli para-corporei, il mini-cuore artificiale impiantato nella bambina è un modello interamente toracico, alimentato da una batteria esterna. Il vantaggio è quello di non obbligare i pazienti all’ospedalizzazione fino al momento del trapianto. Il dispositivo è composto da una pompa intraventricolare del diametro di 15mm, della lunghezza di 5cm e del peso di 50 grammi (dimensioni paragonabili a quelle di una batteria AA o “stilo”), realizzata per supportare la circolazione di pazienti a partire dagli 8 kg di peso e fino a un’età di circa 10 anni. Il mini-cuore può garantire un supporto a lungo termine per quei bambini per i quali non si trova un organo compatibile per procedere con il trapianto, consentendo loro migliori condizioni di vita. Al dispositivo, infatti, è collegato un cavo addominale per la ricarica che permette la dimissione a casa del paziente. Nei prossimi mesi negli Stati Uniti partirà il clinical trial per il dispositivo. Il Bambino Gesù sarà capofila per il progetto europeo per l’ottenimento del marchio CE del dispositivo.

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Il dispositivo è stato sviluppato con i fondi del National Institute of Health (NIH) all’interno del programma statunitense PumpKIN (Pumps for Kids, Infants, and Neonates), promosso dal National Heart Lung and Blood Institute (NHLBI). Scopo del programma era quello di mettere a punto il primo dispositivo miniaturizzato di assistenza ventricolare intracorporeo (VAD) per i bambini più piccoli (sotto i 25 chili di peso) tra quelli in attesa di trapianto a causa di anomalie cardiache congenite o insufficienze cardiache severe, per i quali i dispositivi già esistenti non risultano purtroppo appropriati. La FDA ha da poco approvato una sperimentazione pilota per il nuovo dispositivo, realizzato dalla Jarvik Heart Inc., che ha superato i vari ostacoli tecnici incontrati, riportando eccellenti risultati negli studi preclinici.

 

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